Il realismo della finzione
Da Hopper a Hitchcock
Tra Realtà e Finzione corrono fili spesso invisibili, legami talvolta inattesi, ma
disponibili a costruire un rapporto dialettico intenso e tenace.
Attraverso l’analisi di alcune opere di Edward Hopper e di una straordinaria pellicola
di Alfred Hitchcock, il testo si propone di individuare le vie di fuga del
Realismo e i sentieri di accesso al terreno della Finzione.
Il rapido richiamo a Magritte e a Rossellini diviene utile per sostenere la tesi centrale
di questa indagine, intesa a raccogliere le manifestazioni visibili di un’Idea
altrimenti riposta nelle pieghe del Tempo.
Gianfranco Amato insegna Sociologia dell'arte e della cultura, presso l'Università di Verona, nell'ambito del Corso di Laurea in Scienze dei Beni Culturali della Facoltà di Lettere e Filosofia.
Tra le sue pubblicazioni vanno annoverate: Woody Allen - Lo specchio e la maschera (Casa Editrice Mazziana); Il destino della differenza in La materia del sogno: introduzione all'analisi del film (Grafica Cierre); Ineffabile immagine in Identità e narrazione (a cura di Alessandro Bosi - Unicopli).