IL «TIRANNO» E IL «DILETTANTE»
Il volume indaga l’inedito scambio epistolare tra Scipione
Maffei (Verona, 1675-1755) e Pietro Calepio (Bergamo, 1693-1762), nato in margine alla recensione del Paragone della poesia tragica d’Italia con quella di Francia (1732) del bergamasco edita nel primo tomo delle maffeiane «Osservazioni letterarie». Il breve carteggio, in cui emergono le diverse teorie drammaturgiche dei due autori, offre lo spunto per una più
ampia analisi della critica teatrale primo-settecentesca:
vengono esaminati il dibattito intorno alla Merope di
Maffei nel contesto della polemica Orsi-Bouhours, la
varia fortuna dei drammi di Corneille nel teatro italiano
sei-settecentesco, la formulazione di un canone
tragico tra Crescimbeni e Calepio, e infine la fondazione
di un’estetica teatrale italiana, che si origina dal confronto con i teorici francesi più all’avanguardia, da Voltaire a Jean-Baptiste Du Bos e a François Granet.
Collabora con l'Università di Padova. Tra i suoi interessi di ricerca: Teoria della tragedia tra Cinque e Settecento in Francia e in Italia; intersezioni fra teoria politica e teoria letteraria nel teatro di ancien régime ; critica letteraria e teatrale settecentesca; epistolografia e storia dell’erudizione settecentesca; rapporto fra diritto e letteratura in epoca moderna e contemporanea; cinema e romanzo degli anni Duemila.